Trieste
- Il Palazzo delle Poste, la Fontana dei
Tritoni, il Palazzo della Provincia e delle Ferrovie in Piazza Vittorio Veneto |
Piazza Vittorio Veneto: Città Nuova-Barriera Nuova. Lungo via Roma, tra le vie G. Galatti e Milano. Già piazza della Dogana, mutò denominazione nel 1894 quando, compiuto il nuovo palazzo delle Poste, si stabilì di battezzarla «piazza delle Poste» (delibera Del. Mun. d.d. 2.3.1894). Con delibera Giunta Municipale d.d. 28.3.1919 n. IX-31/5-19 la piazza delle Poste divenne «piazza Vittorio Veneto », a ricordo della battaglia combattuta tra il 24 ottobre e il 3 novembre 1918 che portò alla sconfitta dell’esercito austroungarico. Al n. civ. 1 di piazza Vittorio Veneto si trova il palazzo delle Poste e Telecomunicazioni, costruito tra il 1890 ed il 1893 su progetto dell’architetto viennese F. Setz, ove prima sorgeva l’edificio della Dogana. Di fronte, al n. civ. 3, si nota il palazzo della Direzione compartimentale delle Ferrovie dello Stato, costruito tra il 1894 ed il 1895 su progetto dell’arch. R. Sagors. Al centro della piazza si trovava originariamente un fontanone ottocentesco, trasportato alla fine del secolo presso il varco di Trebiciano e lì inaugurato, dopo gli opportuni adattamenti, il 29 giugno 1897 come vedetta Alice (della Società Alpina delle Giulie, distrutta durante il primo conflitto mondiale). Rimasta libera la piazza, vi venne costruita nel 1898 in tutta fretta la fontana dei Tritoni (arch. F. Schrantz) onde evitare che fosse occupata da una statua dell’imperatore Francesco Giuseppe I (poi collocata all’interno del palazzo delle Poste). Bibliografia: A. Trampus, Vie e Piazze di Trieste Moderna, Trieste, 1989. |
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Il Palazzo delle
Poste, progetto dell'architetto austriaco Friedrich Setz dipendente
dell’Imperial Regio Ministero del Commercio di Vienna, era già
sede dell'Imperial Regia Direzione delle Poste e Telegrafi dell'Impero
Asburgico, fu costruito negli anni 1890-1894 nel luogo già occupato
dalla Dogana. E'stato inaugurato il 28 ottobre 1894. Il palazzo disposto
su un area rettangolare di quasi 7.100 metri quadrati, venne concepito
fin dall'inizio per ospitare sia gli uffici postali e telegrafici che
quelli della finanza, per cui all'interno è strutturato in due
corpi distinti di 3.500 metri quadrati ciascuno. Le sei statue allegoriche
sul frontale rappresentano la Navigazione, la Ferrovia, il Commercio,
la Viticultura, l'Agricoltura, e l'Industria. Sulla parte centrale della
facciata vi è una grande cupola a forma di calotta tronca dagli
spigoli curvi e convergenti, al centro della quale è collocato
un abbaino delimitato da due erme e con un'apertura rotonda in cui sta
un orologio. Al di sopra dell'abbaino è posta una statuetta di
postiglione e al di sotto dell'orologio si legge l'anno di costruzione
1894 in cifre romane. All'interno c'è il Museo Postale e Telegrafico
della Mitteleuropa dove sono
esposti reperti, modulistica e documenti inerenti al servizio postale,
dai tempi dell’Austria ad oggi, attrezzature telegrafiche, carte
d'epoca. |
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Il palazzo visto dal Colle di San Giusto |
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Particolari
del Palazzo delle poste sul lato che dà sulla Via Giorgio Galatti |
Al centro della piazza si trova la Fontana dei Tritoni, realizzata nel 1898 dallo scultore altoatesino Franz Schranz durante i festeggiamenti per i cinquant'anni di regno dell'imperatore Francesco Giuseppe I d'Austria. La fontana venne commissionata dal comune di Trieste per sostituire un precedente fontanone rimosso l'anno precedente e sembra che l'opera sia stata eretta con particolare fretta per evitare che al suo posto venisse collocata una grande statua dell'imperatore voluta dalla luogotenenza austriaca. La statua dell'imperatore fu così collocata all'interno del vicino palazzo delle Poste, sulla balaustra delle scale del primo piano, e venne distrutta nel 1918, al termine della prima guerra mondiale, insieme ad altri simboli della dominazione asburgica sulla città. La fontana è costituita da una grande vasca in marmo di Aurisina al centro della quale due tritoni e una nereide sorreggono una conchiglia da cui sgorga l'acqua. (Wikipedia) |
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In stile rinascimentale, il palazzo di cinque piani ha l’accesso principale in Piazza Vittorio Veneto. La facciata principale ha un rivestimento a bugnato per i primi due piani, mentre i tre piani superiori sono trattati ad intonaco. Il piano terra presenta una serie di aperture ad arco a tutto sesto, mentre le finestre del piano nobile sono arricchite da un timpano triangolare. La facciata presenta una parte centrale con colonne che poggiano su piedistalli alternati a balaustre in pietra. Sulle finestre dell’ultimo piano ci sono dei motivi vegetali e nastri con mensoloni decorati da teste a sostegno della balaustra. Sulla sommità dell’edificio c’è una targa con inciso in numeri romani l’anno della costruzione e inaugurazione: 1895. (da: http://biblioteche.comune.trieste.it) |
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Sopra:
Palazzo della Corte dei Conti, Piazza Vittorio Veneto, 2 e Via Milano,
19: L'edificio, ubicato nel Borgo Teresiano e affiancato da pregevoli
palazzi di interesse culturale, venne costruito entro il 1907. L'immobile
venne commissionato dalla nobile famiglia Ralli, e precisamente dai baroni
Simone, Paolo e Stefano. I lavori di edificazione vennero affidati all'ingegnere
Arturo Bachschmid. L'immobile, che si affaccia su Via Milano e Piazza
Vittorio Veneto, presenta una decorazione architettonica che richiama
lo stile neoclassico diffuso a Trieste, in particolare nell'uso di paraste
e lesene e nell'articolazione orizzontale della superficie muraria ottenuta
grazie all'impiego degli ordini classici. |
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Il palazzo è arricchito
da preziose decorazioni anche negli ambienti interni, tra cui spicca l'atrio
d'ingresso con scalone e colonne e stucchi a festoni e clipei. L'immobile,
di gusto eclettico, conserva gli originali infissi d'epoca, caratterizzati
da porte con vetri opachi decorate da motivi a greca. (da: http://biblioteche.comune.trieste.it) |
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